Autore: Marialuisa Sanfilippo

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In questo articolo ti spiego cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca. Un’attività, detta anche SEO che si basa sulla semplificazione del modo in cui Google acquisisce le informazioni che scrivi nelle tue pagine web.

Fare SEO significa rendere chiaro alle persone, e ai motori di ricerca, il contenuto di ciascuna pagina web.

Attraverso alcuni esempi potrai comprendere al meglio come strutturare le pagine del tuo sito, per assicurarti che siano raggiungibili dagli utenti quando fanno una ricerca.

Cos’è la SEO?

SEO

SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization, che in italiano significa “Ottimizzazione per i motori di ricerca”.

Quest’attività , serve a rendere più chiare le informazioni contenute all’interno di un sito, sia per i motori di ricerca, che per le persone.

Quanto più la struttura e i contenuti di un sito sono chiari e pertinenti con ciò che gli utenti cercano online, tanto più Google gli darà visibilità, migliorando la posizione all’interno del proprio indice.

Come ragiona un motore di ricerca?

Prima di parlare ogni singola attività SEO, però, ti spiego, in modo semplice, come opera un motore di ricerca, come Google, Yahoo, Bing ecc.

Ogni volta che viene pubblicata una pagina web, un motore di ricerca deve organizzare il nuovo contenuto all’interno della propria banca dati (database) per poi restituirlo all’utente che digita una determinata query (domanda).

Ti faccio un esempio.

Gianni, un amico pasticcere, ha deciso di aprire il suo nuovo sito web.  La sua pasticceria è specializzata nel cake design. 

Gianni ha dedicato a questo argomento una pagina del proprio sito, in cui racconta come crea le proprie torte di zucchero, gli ingredienti che è solito usare e mostra le sue creazioni all’interno di una galleria di immagini. 

Mettiamo che io voglia comprare una torta di questo tipo per il compleanno di un amico, e che trovandomi in una città che non è la mia, compia l’operazione più scontata per qualunque utente con una domanda in mente.

Tiro fuori dalla tasca il mio telefono e clicco su Chrome. Digito sulla barra di ricerca la seguente query: “cake design + nome città”. Il motore di ricerca mi restituirà i siti web delle pasticcerie che propongono questo genere di dolci, e che si trovano in quella località.

Tra queste, quella di Gianni, che ha una sezione dedicata a questo argomento specifico, verrà mostrata in una posizione più alta rispetto ai suoi concorrenti pasticcieri. Questo perché meglio soddisfa le mie esigenze di ricerca più di una pagina generica che parla di dolci o pasticceria.

Le 4 fasi dell’indicizzazione

Google, così come qualunque motore di ricerca, indicizza i nuovi contenuti in 4 fasi ben precise:

  1. Scansione:  Analizza i nuovi contenuti pubblicati e il dominio del sito.
  2. Indicizzazione: Organizza i dati all’interno dei motori di ricerca, sulla base dell’argomento affrontato nella nuova pagina web.
  3. Ranking: Il motore di ricerca, a questo punto, attribuisce un punteggio alla nuova pagina. Un valore che serve a determinarne il posizionamento in SERP (Search Engine Results Page, ovvero la pagina di ricerca, in cui vengono mostrati 10 risultati per volta)
  4. SERP:  Il motore di ricerca mostra la nuova pagina, come risposta alla domanda di un utente quando questo cerca sul web.

Il processo di indicizzazione, a questo punto, dovrebbe esserti sufficientemente chiaro.

In ogni caso, ti lascio un’ulteriore risorsa. Se conosci l’inglese, potrebbe darti ulteriori delucidazioni. Si tratta di un video in cui l’ex responsabile del team anti-spam di Google, Matt Cutts, spiega in modo semplice e chiaro come funziona il motore di ricerca Google. Buona visione.

Cosa vuole davvero Google?

SEO Algoritmi

L’obbiettivo di Google, come quello degli altri motori di ricerca, è quello di restituire risultati quanto più coerenti possibili alle ricerche effettuate dall’utente.

E’ proprio per questo motivo che gli algoritmi (schema o procedimento sistematico di calcolo) su cui i motori di ricerca sono basati sono in continua evoluzione e cambiano sempre in funzione di una maggiore pertinenza, e di una migliore usabilità da parte delle persone.

Quanto più le persone trovano risposte pertinenti alle proprie domande, infatti, tanto più utilizzeranno un determinato motore di ricerca.

Se oggi quasi il 90% degli Italiani usano Google, fidati, ci sarà una ragione. Risulta più semplice, più immediato, più pertinente, più veloce. Non trovi?

Più persone usano un determinato motore di ricerca, più aumenta il valore delle quote azionarie dell’azienda, e quindi del motore di ricerca stesso.

Crescono gli investimenti delle aziende che vogliono avere visibilità e quindi la mole di capitali che ruotano attorno alla ricerca di informazioni online.

4 fattori importanti per il posizionamento

SEO e UX

I contenuti che trovi su Google ai primi posti delle prime pagine di ricerca, sono accomunati dal rispetto di alcune best prectices, richieste dallo stesso motore di ricerca. Di cosa si tratta? In particolare di 4 fattori fondamentali:

  1. Esperienza Utente: Per quanto tempo un utente rimane nel tuo sito? Ci sono collegamenti (link) interni tra le pagine del tuo sito web che non funzionano più? Il tuo sito è di facile comprensione e navigazione? Tutte le informazioni sono raggiungibili in pochi click?
  2. Contenuto: I tuoi contenuti sono espliciti o fuorvianti? Le informazioni presenti sul tuo sito per quanto riguarda gli articoli, le immagini, le descrizioni ecc, sono utili per le persone?
  3. Importanza/Rilevanza: Il tuo sito gode di autorevolezza? (Cioè) viene citato da altri siti importanti, attraverso menzioni e link diretti?
  4. Prestazioni: Le pagine del tuo sito sono chiare e comprensibili? Caricano velocemente, senza far scappare gli utenti (è quello che fai quando una pagina appare dopo 3 secondi interminabili, pensaci)?

Le risposte a queste domande combaciano perfettamente con ciò che Google cerca in un sito web.

Ogni singolo fattore sopra citato, contribuisce, per tanto, a far aumentare le probabilità che il tuo sito (pagina, blog, articolo) raggiunga un buon posizionamento nelle pagine di ricerca Google e che questo gli dia maggior visibilità.

Come ottimizzare un sito web per i motori di ricerca

Ti è venuta voglia di avere un sito efficace? Molto bene, significa che questo articolo sta funzionando. E quindi ti spiego, in modo semplice, come ottimizzare il tuo sito web per i motori di ricerca. Seguimi!

SEO - ottimizzare un sito web

Ricerca delle Parole Chiave (Keywords)

La ricerca e analisi delle parole chiave è il primo passo di una campagna SEO efficiente, perché ti aiuterà a comprendere la domanda dei tuoi utenti ed il tuo target (Pubblico destinatario).

Per capire chi sono e cosa cercano i tuoi utenti, bisogna rispondere a  3 semplici domande:

  1. A cosa sono realmente interessati?
  2. Che tipo di linguaggio utilizzano?
  3. Che problema vogliono risolvere cercando sul web?

Rispondere a queste 3 domande è il primo passo per capire bene a che tipo di target rivolgerti.

I fattori principali che ti guideranno nella scelta delle parole chiave

  1. Rilevanza: Un termine può non essere rilevante per il sito che stai ottimizzando.
  2. Volume di ricerca: Numero di volte, su base mensile, in cui una parola chiave viene utilizzata per una ricerca.
  3. Concorrenza: Ci sono termini che posso attirare molti utenti ma, allo stesso tempo, avere un’elevata concorrenza.

Struttura del sito web

SEO - struttura

La progettazione della struttura di un sito web, soprattutto se di grandi dimensioni, è un’attività complessa.

L’architettura permette agli spider (Un software che analizza i contenuti di una rete (o di un database) in un modo metodico e automatizzato, in genere per conto di un motore di ricercadei motori di ricerca di trovare, scansionare e indicizzare i contenuti del tuo sito web.

Ci sono 3 accorgimenti che ti possono tornare utili nelle fasi di organizzazione e sviluppo:

  1. Struttura del sito web: Struttura ben congeniata in modo da facilitare gli utenti nella loro esperienza e navigazione sul sito.
  2. Identificazione delle pagine:  Identificare le pagine web del tuo sito che ricevono più link interni, utilizzando uno strumento capace di emulare gli spider, come per esempio ScreamingFrog.
  3. Posizionare le pagine: Selezionare le pagine più rilevanti e posizionarle ai livelli superiori dell’albero di navigazione in modo che ricevano più collegamenti interni.

Un’architettura ben progettata, migliora sensibilmente l’esperienza utente e influisce positivamente sul posizionamento di un sito web.

Ottimizzazione dei Link Interni

SEO - link interni

link interni sono collegamenti che vanno da una pagina ad un’altra dello stesso dominio e vengono comunemente utilizzati nel menù di navigazione principale.

Una struttura di link interni ben strutturata è utile perché:

  • favorisce l’accesso e l’indicizzazione delle risorse.
  • permette agli utenti di navigare sul sito.
  • determina una gerarchia tra le pagine del sito.

Il testo utilizzato come collegamento tra le pagine, chiamato testo di ancoraggio o “Anchor text“, deve essere un testo breve e descrittivo, in modo tale da aiutare Google (e gli utenti) a comprendere al meglio il contenuto della pagina di destinazione.

Ottimizzazione SEO On-Page

SEO - ottimizzazione On-Page

L’ottimizzazione SEO On-Page permette con specifici termini di ricerca di rendere rilevante una pagina web.

I contenuti, da soli, non sono sufficienti ad assicurare un buon posizionamento delle tue pagine web.

Per questo ci sono degli elementi strutturali fondamentali per ottimizzare una pagina:

  • Tag Title: E’ il titolo della pagina. E’ l’elemento di una pagina web a cui i motori di ricerca attribuiscono più importanza.
  • Meta Tag Description: Sono gli attributi HTML che forniscono spiegazioni concise dei contenuti delle pagine web.
  • URL: E’ una sequenza di caratteri che identifica univocamente l’indirizzo di una risorsa su Internet. Strutturare un URL con al massimo 3/5 parole, meglio ancora se “Parlante“, sembra essere molto rilevante per Google, tanto da premiare la tua pagina e renderla più visibile.
  • Marcatori: Vengono usati per determinare una gerarchia tra i contenuti di una pagina web, e hanno un’influenza positiva sul ranking (punteggio che Google attribuisce  al tuo sito e alle sue pagine).
  • Immagini: Le immagini contribuiscono positivamente al posizionamento dei tuoi contenuti soprattutto se ben ottimizzate.
  • Velocità di caricamento: Gli utenti sono sempre più attenti alla velocità di caricamento delle pagine. Quindi, più il sito è ottimizzato più sarà visitato!

CMS consigliato

SEO - CMS

WordPress è uno dei più noti e diffusi CMS (sistema di gestione dei contenuti) open source (gratuiti) in circolazione.

Realizzare siti tramite questo CMS è piuttosto semplice, invece la sua ottimizzazione può risultare talvolta complicata.

Quanto ti ho raccontatto sinora vale anche per Shopify o altri sistemi di gestione delle informazioni. Cambia la piattaforma, ma non le regole a cui attenerti. Per esperienza, posso dirti che non conta il contenitore, ma soprattutto il contenuto e il modo in cui lo organizzi sul tuo sito.

Ci sono parecchi CMS (Website Builder) gratuiti e competitivi, ma, Oneminutesite è una delle migliori piattaforme gratuite disponibili sul web: veloce, facile ed efficiente!

In conclusione

Ritengo che, con la stesura di questo articolo, ti ho fornito tutto quello che ti serve per iniziare ad ottimizzare il tuo sito web.

Non hai ancora un sito web costruito per essere una risposta alle persone che stanno cercando informazioni sui tuoi prodotti o servizi?

Oneminutesite è la piattaforma che ti permette di costruire pagine web veloci, efficaci e che ti assicurano un ottima indicizzazione (Certificato)!

Prova la procedura guidata e senza nemmeno accorgertene avrai tirato su un sito performante oltre che gratuito!

Autore: Marialuisa Sanfilippo

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