In questo articolo voglio mostrarti alcune efficaci tecniche SEO  per principianti. Ti sei appena avvicinato a questo mondo e ti sembra che tutti parlino in codice? Non preoccuparti, ti spiego tutto in modo semplice e comprensibile.

SEO è un acronimo che significa Search Engine Optimization e serve per far apparire il tuo sito nei motori di ricerca quando vengono inserite determinate chiavi di ricerca. Basta avere alcune accortezze, che ti vado a spiegare di seguito.

SEO on page: migliora l’esperienza utente

#Tag Title

Il tag title è il fattore SEO più importante della tua pagina web. Esso definisce l’argomento della pagina, è visibile sopra la barra dell’indirizzo del browser, oltre che sulle pagine dei motori di ricerca.

Ogni volta che viene pubblicata una pagina web il motore di ricerca deve fare un processo a 4 fasi:

  • scansionarla
  • indicizzarla
  • catalogarla per argomento
  • restituire un determinato contenuto come risposta quando un utente fa una domanda pertinente con l’argomento della pagina

Per semplificare la catalogazione di ogni pagina devi etichettarla con un tag title opportuno. Pensa ad una biblioteca piena di volumi. Come potresti trovare un libro se non ha un’etichetta e non è catalogato?

Attenzione a non confondere il tag html “title” con il titolo dell’articolo!

Il tag title fa parte del codice html, ed è visibile nella pagina, se non come intestazione della scheda che stai navigando, proprio in alto, prima dell’indirizzo della pagina.

Serve per comunicare al motore di ricerca l’argomento della pagina web, ma anche alle persone. Questo elemento viene infatti visualizzato nei risultati delle pagine di ricerca proprio come titolo della pagina. L’utente cliccherà sul title che sembrerà più pertinente alla propria domanda.

Ecco come viene visualizzato il title tag sui motori di ricerca.

Oggi nei CMS più diffusi, come WordPress, ma anche One Minute Site, ci sono dei campi appositi per inserirlo. Nella nostra piattaforma ti basterà andare nelle impostazioni di pagina e cliccare sulla tab “motori di ricerca”. Lì potrai inserire il tuoi titolo SEO, o “meta-title”.

#Headings o tag h

Online, per creare una struttura semantica ben organizzata, dovrai creare paragrafi e sottoparagrafi, utilizzando le cosiddette intestazioni (titolo di paragrafo), o headings.

Abbiamo 6 tipi di tag h per introdurre paragrafi o argomenti: da h1 (intestazione più importante), fino ad h6. One Minute Site ti permette di scegliere quale intestazione usare, in modo semplice.

Il tag H1 o “tag headline“è il titolo della pagina. Esso deve essere ripetuto solo una volta per ciascuna pagina web. Puoi impostarlo scrivendo all’interno dell’apposito campo.

#Keyword o Parola Chiave

Il campo “Parola Chiave” ti serve a focalizzare l’attenzione sull’argomento attraverso cui vuoi farti trovare sui motori di ricerca.

Ricordi come funzionano i motori di ricerca? Il tuo potenziale cliente arriva sulla tua pagina proprio tramite delle domande.

Ad esempio: “Nomi per ristorante”.

Se voglio che un articolo sia visibile per quella query (domanda), ho bisogno di fare riferimento a queste parole all’interno della mia pagina web. Non serve ripetere la cosiddetta parola chiave per un certo numero di volte. Rischi di sovra ottimizzare il tuo contenuto.

Piuttosto puoi usare la parola chiave, e le sue varianti(sinonimi o varianti più specifiche), nel titolo della pagina, nei sottotitoli, oltre che nel primo paragrafo dell’articolo. Più la scelta delle parole sarà varia e specifica, migliore sarà il risultato.

E infatti, ho fatto proprio così. Il risultato è che Google mi ha premiato.

Come fare a capire quali varianti della keyword principale usare?

Prova ad usare il suggeritore, ovvero la barra di Google.

Se digiti su Google la tua parola chiave, e dai uno spazio, ti accorgerai che il motore di ricerca ti suggerir alcune parole chiave correlate a quello che stai cercando. Guarda un po’.

Un buon modo per essere premiati da Google, o da altri motori di ricerca è usare all’interno del testo le parole chiave specifiche che vengono suggerite. Evidentemente, le persone cercano risposte proprio a queste domande! Dai delle risposte utili e pertinenti, e diventerai una risorsa per gli utenti. Solo così verrai premiato anche dai motori di ricerca.

#URL

barra degli indirizzi vuota

L’url è acronimo di Uniform Resource Locator, ovvero si tratta dell’indirizzo univoco della tua pagina.

Esattamente come ogni indirizzo fisico, non possono esistere 2 indirizzi uguali.

Ad esempio, se abiti in via Fratelli Lumiere 19, scala a, secondo piano, non ci potrà essere nessun altro se non tu a quell’indirizzo.

Allo stesso modo a questo indirizzo troverai il mio articolo sull’argomento.

L’indirizzo di ogni pagina appare nella barra degli indirizzi, in alto.

Mai usare simboli e numeri all’interno degli indirizzi delle tue pagine web. Sono difficili da ricordare. Usa solo parole, rendi i tuoi URL parlanti!

Google ha dichiarato più volte che le prime 4 parole in un URL hanno più peso nell’indicizzazione. URL brevi oltre a essere facili da ricordare per gli utenti possono avere anche un vantaggio nei risultati di ricerca.

Quindi utilizza URL brevi e compatte, sempre includendo la tua parola chiave nel tuo indirizzo.

In pratica evita questi tipo di link:

  • oneminutesite.com/asd=789
  • oneminutesite.com/20/5/2018/SEO/la-seo-on-page-deve-essere-utilizzata-sempre

Non fare SEO per Google, fallo per gli utenti

Non si tratta solo di forma, ma anche di contenuto

In poche parole…migliore è il contenuto, più saranno le chance di successo.

Fai SEO per gli utenti, prediligi il ragionamento umano a quello degli algoritmi di Google e scrivi contenuti adatti ai tuoi lettori.

Quindi scopri e impara come pensano gli utenti, è fondamentale.

Anche se i motori di ricerca non hanno un modo diretto per determinare la qualità, hanno un sacco di metodi indiretti. Oltre a monitorare le ricerche delle persone, analizzano la quantità di visitatori abituali del tuo sito e il tempo di permanenza. Vengono presi in considerazione persino i segnalibri di Chrome!

Il cervello di Google

Non basta scrivere 1900 parole per ogni articolo.

Usa quando possibile  dei link interni, per portare le persone, esattamente come fa Wikipedia, da una pagina all’altra del sito. Non farcire l’articolo di keyword nascoste (testo dello stesso colore della pagina, quindi invisibile!), pensa all’utente che ne usufruirà. Se Google ti becca, manderà i tuoi contenuti in centesima pagina! Ovvero, ti applica una penalizzazione.

RankBrain è un algoritmo di Google che misura il modo in cui gli utenti interagiscono con i tuoi contenuti tramite l’intelligenza artificiale.

L’obiettivo finale di RankBrain è determinare se gli utenti sono soddisfatti dei tuoi contenuti.

In altre parole, i tuoi contenuti corrispondono alle intenzioni dell’utente? In caso contrario, sarà molto difficile indicizzare la pagina (anche se la tua pagina è ottimizzata per determinate parole chiave).

Ma se crei una pagina che rende gli utenti felici, Google ti spedisce in cima alle pagine dei risultati di ricerca.

Traffico organico

Ti svelo un segreto. L’equazione fondamentale per ogni SEO esperto o principiante è: Più clic = più traffico.

Non c’è alcun dubbio che Google utilizzi la percentuale di clic organica come segnale di classificazione.

In altre parole più gli utenti cliccano sulla tua pagina, più diventi autorevole e, di conseguenza, ne aumenti la visibilità nei risultati di ricerca.

Google è molto attento. Se qualcuno preme il loro pulsante indietro subito dopo l’atterraggio sulla tua pagina, la considera una pagina di bassa qualità, che non risponde alla richiesta dell’utente.

Aumenta il tempo medio di permanenza sul tuo sito scrivendo contenuti lunghi e coinvolgenti che invoglino gli utenti a rimanere.

L’occhio vuole la sua parte

template responsive

Anche la parte grafica incide sul successo di una pagina.

Un sito gradevole alla vista, dove le informazioni sono esposte in modo chiaro e ben organizzate ha più chance di un sito graficamente pulito, ma poco strutturato.

Se l’utente trova le informazioni che cerca e un ambiente gradevole è più incline a rimanere sulla pagina. Diminuisce quindi la percentuale di utenti che se ne va, ovvero la frequenza di rimbalzo.

Punta sulla community

Sapevi che Google viene a ficcare il naso anche tra i commenti ad un post del tuo blog?

Non angosciarti, non è grave, anzi potrebbe rivelarsi una cosa positiva.

Se una pagina o un post crea interazione tra utenti è molto ben vista da Google, che la considera portatrice di contenuto interessante.

Inoltre sappi che il testo dei commenti viene indicizzato dai motori di ricerca.

Questo significa che un utente potrebbe risalire al tuo sito proprio tramite una parola contenuta in un commento. Ogni commento è una porta aperta sul tuo sito.

Incoraggia quindi i commenti sul blog, interagisci e coltiva la tua community di lettori fedeli.

I social e la SEO

I segnali sociali potrebbero non avere un ruolo diretto nel classificare il tuo sito.  Ma le condivisioni sociali generano più occhi sui tuoi contenuti. E “più occhi hai addosso”, più è probabile che qualcuno si colleghi.

Quindi non aver paura di posizionare i pulsanti di social sharing in primo piano sul tuo sito. Infatti, se ben adoperati possono aumentare la condivisione sociale del 700%.

Ottimizzazioni offpage

Velocità di Caricamento

Google ha dichiarato che la velocità di caricamento della pagina incide sul posizionamento nei risultati di ricerca. Più il tuo sito è veloce, più sei visibile.

Assicurati che il tuo sito non impieghi più di 4 secondi per il caricamento:  il 75% degli utenti non visiterà di nuovo un sito che ha richiesto più di 4 secondi per essere caricato.

Puoi facilmente controllare la velocità di caricamento del tuo sito utilizzando GTMetrix.

Usi One Minute Site? Allora rilassati. Ad ottimizzare la velocità di caricamento di ogni pagina ci abbiamo pensato noi. Il tuo sito è certificato da Page Speed con valori che vanno da 90 a 100. Non dovrai fare nulla.

Mobile Friendly

La maggior parte della navigazione avviene tramite cellulare. Bisogna adeguarsi. La tua pagina deve essere ben navigabile anche dai dispositivi mobile. Google ha iniziato a penalizzare i siti ostili ai dispositivi mobili già dal 2015. E altre penalizzazioni sono sempre alla porta.

Se vuoi ottimizzare il tuo sito per i dispositivi mobili, ti consiglio di pensare al Responsive Design, affidandoti ad un professionista.

Usi One Minute Site? Allora rilassati. Ogni pagina è pensata per adattarsi a ogni dispositivo. Nemmeno per questo punto dovrai fare nulla.

Meglio One Minute Site, il site builder che ti semplifica la vita

I CMS più moderni ti danno una mano a tenere sotto controllo tutte queste cose.

Come abbiamo visto, con One Minute Site puoi lavorare sui tag title e h1 da un comodo pannello, senza accedere direttamente al codice. L’editor ti ricorda quando le immagini che vuoi inserire sono troppo pesanti per essere caricate. Puoi creare il tuo sito ottimizzato a livello SEO in modo facile e veloce.

Inoltre hai sempre a disposizione la nostra assistenza e nuovi articoli sul blog per diventare un vero esperto!

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