Autore: Francesco Ambrosino

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Organizzare al meglio le categorie del tuo negozio online, significa pensare a come un utente possa esplorare il tuo eCommerce e a come semplificare il reperimento dei prodotti. In questo articolo vediamo insieme a cosa servono le categorie di un e-commerce, e perché sono così importanti per la navigazione dell’utente e per il tuo fatturato.

A cosa servono le categorie di un e-commerce? Perché sono così importanti per la navigazione dell’utente e per il fatturato?

Per rispondere a queste due domande, è necessario fare un attimo una precisazione, tanto semplice quanto vera:

l’utente tipo non naviga un e-commerce in modo sequenziale – visita, ricerca prodotto, acquisto, uscita – ma necessita di una guida, qualcuno o qualcosa che lo accompagni nel suo percorso.

Cosa vuol dire?

Se ci pensi, capita davvero molto di rado che un utente sappia già esattamente quale prodotto intende comprare e procede in modo lineare e diretto al suo acquisto.

La maggior parte delle volte, in effetti, atterra su un e-commerce e inizia a navigare al suo interno, effettuando ricerche sfruttando i vari filtri previsti.

In particolare, sfrutta le categorie.

Cosa sono le categorie di un e-commerce

Le categorie non sono altro che un elenco curato di contenuti, nello specifico di prodotti in vendita sull’e-commerce.

Visitando, quindi, una pagina categoria, si visualizzano solo articoli inerenti quella precisa sezione, escludendo tutti gli altri.

Pensa, ad esempio, ad un e-commerce che vende prodotti per l’infanzia.

Avremo, molto probabilmente, una categoria dedicata all’igiene, una all’alimentazione, un’altra ancora ai giochi, e così via.

Se tu sei alla ricerca di un prodotto per l’igiene dei bambini, andrai a visitare la categoria dedicata, evitando le altre due che, al momento, non ti interessano.

Non è molto diverso da quello che accade in un supermercato, dove i prodotti sono organizzati in reparti e corsie. Se devi comprare il detersivo per la lavatrice, non puoi certo cercarlo nel reparto ortofrutta.

Insomma, le categorie sono essenziali per l’esperienza dell’utente, facilitano la navigazione dell’e-commerce e la ricerca del prodotto di cui ha bisogno, togliendo tutto ciò che non gli serve in quel momento dal campo d’azione.

Come organizzare la categorie di un e-commerce

Se le categorie sono così importanti per la vita di un e-commerce, ne consegue che la loro organizzazione debba essere impeccabile.

In poche parole, non si può procedere a sensazione.

Prima di ogni discorso legato all’architettura dell’informazione o alla SEO, però, è fondamentale fare una valutazione di business.

In poche parole, devi scegliere le categorie in base a ciò che vuoi spingere di più, mettere in evidenza, quindi sui prodotti che consentono una marginalità maggiore.

Se non conosci queste informazioni, preoccuparsi di tutto il resto potrebbe essere inutile o, addirittura, controproducente.

Fatta questa doverosa precisazione, vediamo 3 consigli per organizzare in modo corretto le categorie del tuo e-commerce.

1. Pensa come i tuoi clienti

Ricordati, il segreto di qualunque business è proporre il giusto prodotto, al giusto target, nel momento opportuno.

Questo vuol dire che per organizzare in modo corretto le categorie del tuo ecommerce devi pensare come i tuoi clienti, conoscere i pattern cognitivi che seguono quando sono alla ricerca di un prodotto da acquistare.

Come li cercano? Quali parole usano? In che ordine mentale effettuano le ricerche?

Per conoscere la risposta a queste domande è fondamentale una fase di studio e analisi di business prima ancora di pensare di andare online.

2. Verifica i volumi di ricerca

La SEO per un e-commerce è forse l’alleato più prezioso, soprattutto nel medio e lungo periodo.

Le pagine categoria sono fondamentali nel posizionamento sui motori di ricerca, proprio per il discorso imbastito nella parte introduttiva dell’articolo.

Gli utenti partono dalla categoria merceologica e, affinando la ricerca, arrivano al prodotto desiderato.

Posizionare in prima pagina su Google le pagine categoria del tuo e-commerce potrebbe tradursi in molto traffico organico acquisito e conversioni, quindi acquisti.

In questa fase devi affidarti a tool di analisi SEO, effettuare una keyword research e verificare se le parole che intendi utilizzare per le etichette delle categorie hanno volumi di ricerca importanti.

Qualora tu fossi un e-commerce di nicchia, iper specializzato, allora potrebbe essere preferibile selezionate termini meno inflazionati, ma più precisi.

3. Studia i competitor e le big company

Ogni sito messo online oggi non è altro che l’ennesimo sito creato.

Prima del tuo e-commerce ne sono nati migliaia, e sarebbe stupido non studiare i competitor per capire come sono organizzate le loro categorie.

Ricordati, se copi arrivi secondo. Ma se studi i competitor, individui i limiti e i colli di bottiglia della loro UX, e li fixi, puoi provare a superarli.

Sia chiaro, non potrai competere con Amazon o Alibaba, ma questo non vuol dire che nella tua nicchia di settore tu non possa ritagliarti uno spazio importante.

Detto questo, ti consiglio di studiare anche i big come Amazon & co., perché sono delle macchine da guerra con una struttura di ferro.

C’è solo da imparare.

Studia l’architettura semantica del tuo eshop

Le categorie di un e-commerce, come spiegato, sono un elemento centrale all’interno dell’economia generale del progetto di business, non una semplice componente di tipo tecnologico.

Devi dedicare moltissime risorse alla loro scelta ed organizzazione, perché saranno quelle le pagine a generare maggiori volumi di ricerca e a favorire in modo cospicuo gli acquisti. L’architettura semantica del tuo negozio online è fondamentale.

Soprassedere su questo punto potrebbe essere fatale per il tuo e-commerce.

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