In questo articolo ti illustrerò nel dettaglio cos’è e quali caratteristiche deve avere un Url, perché deve essere parlante, e che valenza ha in termini di usabilità. Infine, ma non meno importante, come modificare gli indirizzi di pagine già esistenti.

Comprendere a fondo come ragiona Google riguardo il posizionamento delle pagine web non è affatto semplice. Tuttavia, esistono regole base SEO (Search Engine Optimization) che devi seguire, se vuoi raggiungere buoni risultati nell’indicizzazione dei tuoi contenuti, sui motori di ricerca.

Cos’è l’Url di una pagina web

barra degli indirizzi vuota

Un Url (Universal Resource Locator) anche chiamato “Indirizzo Web” è una particolare sequenza di caratteri che identifica univocamente l’indirizzo di una risorsa presente su internet, raggiungibile attraverso browser (Motore di ricerca).

Come avrai ben capito è molto importante definire con cura l’Url di ogni tua pagina web. Rappresenta a tutti gli effetti il tuo biglietto da visita, ed è bene quindi che sia sempre scritto in maniera breve ma chiara, in modo da aumentare la leggibilità per l’utente.

L’Url non serve solo ad indicare un sito web ma anche a definirne il contenuto.

Contiene:

  • il protocollo utilizzato (http o https)
  • un dominio che descrive la tua identità (www.nomebrand.it)
  • un percorso usato per raggiungere un determinato argomento, comprensibile anche senza accedere alla pagina web

Le caratteristiche che deve avere un url scritto bene

l’Url è in definitiva uno degli aspetti più importanti dal punto di vista di usabilità e indicizzazione nei motori di ricerca. Ma vediamo insieme quali sono i passaggi fondamentali per creare un Url Seo Friendly (cioè delle esigenze e delle caratteristiche di cui tengono conto i motori di ricerca).

Creare Url parlanti e brevi

  • Utilizza parole chiave per far capire subito cosa c’è all’interno della pagina web
  • Non inserire spazi né simboli né lettere accentate
  • Utilizza il dato strutturato Breadcrumb (“briciole di pane”) che mostra il percorso di navigazione dell’utente nel sito sotto forma di piccolo menù orizzontale

Url parlanti

L’obiettivo principale di Google è quello di restituire all’utente, dopo una ricerca, la miglior risposta possibile, per questo vengono premiati tutti quegli Url che possiedono una buona correlazione tra contenuti e parole chiave.

Quindi l’obiettivo principale per cui si utilizzano gli Url parlanti è quello di evitare che il nostro indirizzo sia pieno di parametri che scostano dal contenuto, siano poco leggibili e incapaci di suscitare l’interesse di chi legge. E’ bene eliminare tutto ciò che rende il contenuto equivoco e poco chiaro.

Un Url si definisce parlante quando descrive perfettamente ciò che contiene la pagina ad esso correlata. Se riesci a percepire a pieno il contenuto di una pagina attraverso la lettura di un Url sei a cavallo!

Da questo ne consegue una maggiore acquisizione acquisizione di Rank (posizionamento) da parte di Google quindi verrai trovato più facilmente tramite le ricerche. Aumenterai notevolmente la tua visibilità ed il conseguente traffico nella tua pagina web.

Ogni url è unico

Un vantaggio da non sottovalutare (che a mio parere è uno dei più importanti) è l’unicità dell’indirizzo web. Infatti, esattamente come avviene per gli indirizzi civici (esiste 1 sola via Roma a Catania, con un certo numero civico) ogni pagina web ha un suo indirizzo.

In definitiva sei pronto a far parlare i tuoi Url?

Come far parlare il i tuoi indirizzi web? Devi seguire pochi ma fondamentali punti per far parlare il tuo Url.

  • Utilizza all’interno del tuo Url massimo 1 o 2 parole chiave
  • Utilizza parole che facciano riferimento al contenuto della pagina
  • Utilizza parole chiare
  • Utilizza come separazione tra una parola e l’altra l’up score “-” perché Google non legge tutto il resto
  • Articoli, preposizioni e congiunzioni sono considerate stopwords: omettile

Come modificare gli indirizzi di pagine già esistenti

Ecco, poc’anzi ti raccontavo della similitudine tra indirizzi web e indirizzi civici.

Se dovessi trasferire la tua attività, non dirmi che non piazzeresti alla porta del vecchio indirizzo un avviso che suggerisca ai clienti che vengono a cercarti, la nuova sede del tuo punto vendita!

Quindi, è ovvio che se modifichi, per qualche ragione, l’indirizzo delle tue pagine web, dovresti mettere un cartello che dica a Google qual’è il nuovo indirizzo. Altrimenti come farà a portare gli utenti al nuovo contenuto?

Vuoi modificare gli Url del tuo sito? Bene, ma non dimenticare di avvertire anche Google!

Se volessi rifare il tuo sito o semplicemente trasferirlo su un nuovo dominio o modificarne l’intera architettura informativa o ancora di ottimizzare la struttura dell’Url passandolo da parametrico a parlante agli occhi dei motori di ricerca, sappi che  gli Url del tuo sito subiranno modifiche. Quindi devi stare molto attento a come gestirai la situazione.

Diversamente, potresti avere gravi conseguenze sulla visibilità e su tutto il lavoro SEO fatto nel tempo sul tuo sito web.

Per questo motivo occorre essenzialmente adottare una soluzione che comunichi ai motori di ricerca che un dato contenuto sarà disponibile presso un altro Url.

Questo è reso possibile tramite una procedura chiamata reindirizzamento permanente  o temporaneo (in gergo, redirect 301 o redirect 302), che va dalla vecchia pagina alla nuova.

Il Redirect (301 o 302), ricapitolando, ha una duplice funzione:

  • reindirizzare l’utente, in modo totalmente automatico, alla nuova pagina (evitando così di incappare in un errore 404, ovvero “pagina non trovata”)
  • avvertire Google che il contenuto da lui memorizzato non esiste più perché spostato ad un nuovo e diverso Url

Redirect: Come funziona

Il Redirect 301 o 302 indica al motore di ricerca, al pari del cartello sulla porta del  tuo vecchio negozio, dell’avvenuto trasferimento.

Il 301 è come se dicesse “ci siamo spostati DEFINITIVAMENTE all’indirizzo…”.

Il 302 invece dice “Ci siamo MOMENTANEAMENTE trasferiti all’indirizzo…”.

La regola di reindirizzamento, dell’uno o dell’altro tipo, va scritta nel file .htaccess del tuo sito. Un foglio, che viene letto dal crawler (bot), di Google quando scansiona il tuo sito web.

Eccoti la sintassi:

Redirect 301 /vecchio-indirizzo/ https://miosito.it/nuovo-indirizzo/

Redirect 302 /vecchio-indirizzo/ https://miosito.it/nuovo-indirizzo/

Cosa vuol dire?

E’ molto semplice.

La prima pagina, indicata nella regola solo dallo SLUG, ovvero l’indirizzo, privato del dominio (/vecchio-indirizzo), è stata reindirizzata verso la seconda pagina, https://miosito.it/nuovo-indirizzo/, di cui si scrive l’indirizzo completo.

Perché fare un redirect

E’ prassi, quando si applica un reindirizzamento, osservare le migliori pratiche, al fine di mantenere l’autorevolezza acquisita nel tempo dalle tue pagine web (page authority).

A questo ci pensa il Redirect 301. Questo, infatti, non solo indica in maniera precisa che la pagina sarà spostata, in via definitiva o temporanea, su un altro indirizzo, ma attribuiranno al nuovo url la storia Seo del vecchio.

In quanto avviene il trasferimento dell’autorevolezza di una pagina web, dal vecchio al nuovo indirizzo?

Tieni presente che quando sposti una pagina da un Url ad un altro i motori di ricerca impiegheranno un po’ di tempo per scoprire il Redirect 301 applicato.

Di conseguenza,occorrerà del tempo anche nell’attribuire alla nuova pagina web il PageRank e la Page Authority del suo predecessore.

Questo procedimento può essere ulteriormente dilungato se gli spider di Google visitano di rado la pagina web specificata o anche se il nuovo Url non viene risolto correttamente.

Esiste, per fortuna, un modo per velocizzare questa procedura. Basta pubblicare le Sitemap aggiornate.

Una Sitemap non è altro che una vera e propria mappa del sito web. Si tratta di un file generalmente utilizzato dai Webmaster che raccoglie, al suo interno, in modo ordinato una lista di tutte le pagine del sito che si vuole vengano indicizzate dai motori di ricerca.

Strumenti utili per effettuare un Redirect 301 con WordPress

Se per esempio hai un sito realizzato realizzato con WordPress puoi scaricare un plugin che facilita moltissimo il Redirect 301.

Il plugin si chiama Redirection. Permette di inserire in maniera pratica, facile e sicura l’Url di partenza e di arrivo ed effettuare il redirect.

Effettuare un redirect sul tuo sito Oneminutesite

Quello che hai letto ti sembra complicato da applicare? Ti svelo un segreto: su Oneminutesite.it avrai la possibilità di creare i tuoi redirect in maniera semplice e veloce. Ti basta accedere al pannello di controllo del tuo sito web e cliccare su Impostazioni.

A quel punto arriverai su una schermata in cui, in alto a destra, troverai un bottone “nuovo redirect”. Cliccaci.

Si aprirà una popup dove dovrai semplicemente scrivere vecchio e nuovo url.

Salva le modifiche e il gioco è fatto. Non dovrai scrivere nessuna regola, e come sempre avrai a che fare solo con una piattaforma semplice e intuitiva.

Se sei un utente free, sappi che la funzione di reindirizzamento non è disponibile. Dovrai fare un upgrade alla versione business.

Ma, fidati, questa funzione, vale moltissimo. Senza contare che avrai un maggior numero di pagine web da poter pubblicare e tutte le funzioni della piattaforma. Sia che tu abbia un sito vetrina, che un ecommerce, passa a business e rendi performante il tuo sito web. Non lasciare i tuoi utenti in 404.

In Conclusione

Modificare i permalink delle tue pagine web non è affatto una passeggiata. Eppure spero di averti dato i giusti consigli per procedere nel migliore dei modi.

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